giovedì 2 aprile 2015

Memorie di una ragazza perbene, di S. De Beauvori

Avrei voluto leggere questo libro già diversi anni fa, quando mi fu consigliato da un'amica che in quel periodo aveva gusti letterari particolarmente affini ai miei, eppure, per un motivo o per un altro, ho sempre rimandato. Guardandomi alle spalle ora, sono contenta di aver aspetato tanto, perché difficilmente avrei potuto leggerlo in in momento più adatto per apprezzarlo al meglio.
In questo intensissimo libro è racchiusa la prima parte dell'autobiografia di Simone De Beauvoir, scrittrice e filosofa, compagna di Jean-Paul Sartre, promotrice di un femminismo che mi verrebbe da definire "sano", donna tormentata, forte, terribilmente innamorata della libertà. In queste pagine  Simone ci accompagna attraverso la sua infanzia, mostrandoci la rigidità dell'educazione cattolica ricevuta, e ci permette di camminare assieme a lei attraverso il formarsi del suo pensiero, l'affermazione della sua personalità, il lento ma inarrestabile affrancarsi dalle imposizioni familiari, camminando attraverso i corridoi della Sorbona fianco a fianco con quelli che sarebbero diventati grandi personaggi del panorama intellettuale francese ed europeo, uno su tutti: Jean-Paul Sartre.
In queste memorie si respira tutto il fervore intellettuale della Parigi sospesa fra le due guerre, di tutte quelle idee che covavano già sotto la cenere, si avverte il fremito di un'epoca che sta inesorabilmente cambiando, e accanto a tutte quelle persone che a testa bassa fingono di non vedere il cambiamento si stagliano le figure  nitide, come quella di Simone, che questo cambiamento nell'aria lo avvertono, e si preparano ad affrontarlo.
Dicevo, non avrei potuto leggere queste memorie in un  momento migliore, a poche settimane dalla mia laurea in Filosofia, al termine di un percorso che non avrebbe potuto essere più diverso da quello di Simone, e che mi ha portato quasi a detestare la mia facoltà. Non che ci sia stata nessuna folgorazione, sono tutt'ora convinta di aver fatto la scelta sbagliata, ma per lo meno, passeggiando nei ricordi di questa straordinaria donna, mi sono ricordata quali sono stati i motivi che quasi quattro anni fa mi hanno spinto a compiere questa scelta.
Ho trovato straordinario il percorso di crescita intellettuale di quesa ragazza, che da "ragazza perbene", prima della classe in un istituto cattolico, fervente credente, si ètrasformata in un una giovane donna libera, che  ha avuto la forza e l'onestà intellettuale di non fermarsi davanti alle convinzioni e alle convenzioni imposte dalla sua famiglia e dall'ambiente piccolo borghese che la circondavano. Sono pagine bellissime quelle in cui la sua fede comincia ad incrinarsi, il dubbio si fa strada dentro di lei, e nonostante la paura di ritrovarsi sola contro tutta la sua famiglia non può fare a meno di perseverare nelle sue concezioni intellettuali. Questa è solo una piccola crepa, perché da questo momento tutte le sue certezze, tutte le sicurezze sul suo mondo, sulla sua famiglia, sulla società in cui è cresciuta cominciano ad incrinarsi, tutto può essere messo in dubbio, e l'unica àncora di salvezza risulta la propria mente, il proprio riflettere, la propria filosofia.
È con una forza e una determinazione comune a pochi che la giovanissima Simone si ribella dal profondo del suo essere alle costrizioni che non le permettono di esprimersi liberamente: il suo non è, o non è solo, sprito di contraddizione adolescenziale. Simone vuole scrivere, non vuole alcun ostacolo fra lei e la ricerca della verità, vuole poter essere libera, giudicata per le sue azioni e il suo pensiero, e non per la classe sociale d'appartenenza o per il suo sesso, e lo vuole con una forza tenacissima.
C'è, a tratti, un pizzico di autocompiacimento che potrebbe far sembrare questa giovane donna vagamente piena di sé, ma accanto a tutto questo Simone ci svela tutte le sue fragilità, la sua solitudine, i suoi disperati rapporti interpersonali, tanto che è impossibile non provare ammirazione, compassione, ma soprattutto gratitudine nei confronti di una donna che al mondo ha dato veramente molto.

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